L'INFLUENZA TI HA MESSO AL TAPPETO? CORRI AI RIPARI

L’influenza è una condizione patologica acuta dovuta a un’infezione causata da virus, particolarmente frequente in inverno.

Il tasso di incidenza di questa malattia stagionale può variare annualmente; la fascia d’età 0–14 anni è quella più colpita. Questa infezione è caratterizzata da molteplici sintomi fisici quali: febbre (della durata di circa 3 giorni) che si manifesta bruscamente accompagnata da brividi, dolori ossei e muscolari, mal di testa, congestione nasale, malessere generale, mal di gola, raffreddore e tosse.

Le prime avvisaglie possono manifestarsi a distanza di 1-4 giorni dal momento in cui si verifica l’infezione da parte del virus. Il suo decorso è generalmente di una settimana, anche se tosse e malessere generale possono perdurare per più del doppio del tempo. I pazienti affetti da influenza risultano già contagiosi per chi li circonda durante il periodo d’incubazione, cioè prima della manifestazione dei sintomi. Una persona adulta può trasmettere il virus da 3 a 7 giorni dopo l’inizio della malattia, mentre i bambini restano contagiosi più a lungo. La trasmissione del virus può avvenire per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche in maniera indiretta attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. È importante quindi coprirsi la bocca, perlomeno quando si starnutisce o si tossisce, e lavarsi regolarmente le mani.

Molte sono le complicanze possibili dell’influenza, tra cui si distinguono bronchiti, broncopolmoniti e polmoniti causate da virus e batteri, disidratazione, peggioramento di patologie preesistenti (ad esempio malattie croniche dell’apparato cardiovascolare o respiratorio), sinusite ed otite (soprattutto nei bambini). Le persone di età superiore ai 50 anni, i bambini molto piccoli, le donne in gravidanza e i soggetti con patologie croniche risultano infine maggiormente esposti alle complicanze dell’influenza.

IL RAFFREDDORE: UN ALTRO PROTAGONISTA DEI MESI INVERNALI

Il raffreddore è una delle malattie più diffuse e conosciute al mondo. Si tratta di un’infezione virale e acuta che colpisce le vie respiratorie superiori. Sono più di 200 i tipi di virus che possono causare il raffreddore, ma il più diffuso è il rhinovirus. Il raffreddore colpisce soprattutto i bambini che hanno un sistema immunitario più debole e che sono a contatto con altri bambini infetti. Il periodo di massimo rischio di contagio per chi ci circonda è tra il secondo e il quarto giorno dall’inizio dell’infezione.

I sintomi, che durano di solito una o due settimane, si manifestano due o tre giorni dopo l’infezione, e sono: ostruzione delle vie respiratorie, produzione abbondante di muco (“naso che cola”), una fastidiosa congestione nasale, starnuti, mal di gola, tosse e mal di testa.

La febbre, invece, può essere assente o comunque si mantiene molto bassa. Il tempo medio di recupero si aggira intorno alla settimana, anche se questa patologia può arrivare a perdurare anche fino a due settimane.

CHE DIFFERENZA C’È TRA RAFFREDDORE E INFLUENZA?

Influenza e raffreddore presentano sintomatologie analoghe e per questo sono complicati da distinguere. Esistono tuttavia differenze sostanziali tra le due condizioni patologiche, che è bene tener presente per stabilire il miglior metodo di cura ideale per i singoli casi.

In generale l’influenza è più grave e problematiche come febbre, dolori muscolari, stanchezza e tosse secca si manifestano con maggior frequenza e intensità. Chi ha il raffreddore, invece, presenta solo alcuni sintomi come naso che cola o naso chiuso, mal di gola, mal di testa, starnuti e tosse, e raramente si verifica un aumento della temperatura corporea. I farmaci indicati per il raffreddore o l’influenza non sono in grado di curare queste malattie infettive, ma risultano comunque d’aiuto per alleviare i sintomi quale dolore muscolare, mal di testa e febbre.

COME COMBATTERE L’INFLUENZA E IL RAFFREDDORE

Il trattamento dell’influenza e del raffreddore ha generalmente lo scopo di alleviare i sintomi associati all’infezione.

Tra i medicinali più in uso troviamo gli antipiretici, che aiutano ad abbassare la temperatura corporea in presenza di febbre, gli analgesici, che attenuano i dolori quali il mal di testa e indolenzimenti osteomuscolari, e i FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei). Inoltre, per una pronta guarigione dall’influenza è opportuno rimanere a riposo e assumere una maggiore quantità di liquidi, utili a reintegrare quelli persi per colpa della febbre.

In caso di raffreddore, invece, si possono effettuare lavaggi nasali con soluzioni fisiologiche o si può ricorrere a decongestionanti nasali (per liberare le vie aeree superiori e agevolare la respirazione) e a sciroppi per la tosse.

PREVENIRE MALI DI STAGIONE SI PUÒ

Per prevenire la diffusione di infezioni virali che si trasmettono per via aerea, come l’influenza e il raffreddore, è importante adottare alcune buone norme di comportamento:

  • Areare bene l’ambiente in cui si trova chi è malato, mantenendo la temperatura non superiore ai 25°C, per evitare la secchezza delle vie respiratorie che può facilitare l’attacco del virus.

  • Lavare spesso le mani con acqua e sapone, in particolare a seguito di colpi di tosse o starnuti, o dopo essere stati in ambienti pubblici.

  • Coprire naso e bocca quando si tossisce e starnutisce.

  • Evitare di toccarsi occhi, naso e bocca con le mani non lavate.

  • Restare a casa se si è malati, evitando luoghi affollati per limitare il contatto con altri individui.

Oltre a queste regole igieniche, è possibile prevenire l’influenza anche grazie alla somministrazione dei vaccini antinfluenzali.

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