LA PROVERBIALE PIGRIZIA DELL'INTESTINO

Tra le varie problematiche appartenenti alla categoria dell'intestino pigro si possono annoverare stitichezza, gonfiore addominale e irregolarità intestinale, talvolta anche concomitanti tra loro.

Quando si parla di “intestino pigro” ci si riferisce a differenti disturbi che coinvolgono l’apparato gastrointestinale. Tra le varie problematiche appartenenti a questa categoria si possono annoverare stitichezza, gonfiore addominale e irregolarità intestinale, talvolta anche concomitanti tra loro. Ma come affrontarle e, se possibile, prevenirle?

INTESTINO PIGRO E… STITICHEZZA

La stitichezza è un sintomo molto frequente nei paesi industrializzati, che interessa sia bambini che adulti. Questa sintomatologia tende ad aumentare con l’avanzare dell’età e si manifesta soprattutto nelle donne. I principali fattori che possono predisporre e aumentare il rischio di stitichezza spaziano dal non seguire una dieta ricca di fibre (frutta, verdure e cereali) a condizioni patologiche come ansia e depressione, all’assunzione di alcune tipologie di farmaci, al non bere liquidi in quantità adeguata, all’ignorare volontariamente lo stimolo.

Questo disturbo viene diagnosticato quando il paziente riferisce la presenza di due o più delle seguenti condizioni (in almeno il 25% delle evacuazioni):

  • sforzo nella defecazione;

  • presenza di feci dure;

  • sensazione di incompleta evacuazione;

  • senso di ostruzione o blocco ano-rettale;

  • necessità di ricorrere a manovre manuali al fine di evacuare;

  • meno di tre evacuazioni alla settimana;

  • stimolo raro senza l’uso di lassativi.

Si parla di stitichezza cronica quando i sintomi perdurano da almeno tre mesi nel corso dell’ultimo semestre. Sia in caso di cronicità che di episodi sporadici, è fondamentale rivolgersi al proprio medico quando i sintomi compaiono improvvisamente e sono accompagnati da dolori molto forti. Il dottore deciderà poi se prescrivere alcuni esami diagnostici per escludere eventuali altre patologie.

Per prevenire la stitichezza, o per affrontarla in prima battuta, è essenziale intervenire sull’alimentazione, incrementando il consumo di fibre, che aumentano la massa fecale stimolando inoltre la peristalsi e incidendo positivamente sulla frequenza delle evacuazioni. Si consiglia perciò di accrescere il consumo di fibre con l’introduzione di alimenti che ne contengono un’abbondante quantità o utilizzando integratori alimentari, di assumere prugne o succo di prugna in alternativa al supplemento di fibre, bere fino a 2 litri d’acqua al giorno, limitare tè e caffè, o altre sostanze astringenti (anche se un caffè al mattino può talvolta aumentare i movimenti intestinali), ed evitare i formaggi.

IRREGOLARITÀ INTESTINALE

Così come la stitichezza, anche l’irregolarità intestinale è un disordine dell’intestino caratterizzato da alterazioni del normale transito intestinale. Molti sono i fattori che possono provocare questo tipo di problematica: cause legate a un problema funzionale (transito intestinale rallentato) o anatomiche (prolasso del colon retto, colon molto lungo e tortuoso), fattori esterni quali assunzione di farmaci e, soprattutto, comportamenti poco salutari (dieta scorretta povera di fibre e liquidi, sedentarietà, non assecondare lo stimolo). Per contrastare l’irregolarità intestinale esistono sostanze come lo psillio o la metilcellulosa, in grado di richiamare acqua per formare una massa che agevola la normale motilità dell’intestino.

La fibra di Psillio (Plantago ovata Forsk) ha la consistenza di una mucillagine che, a contatto con l’acqua, si gonfia e aumenta perciò di volume, producendo un gel che promuove la formazione di una massa fecale soffice, voluminosa e scorrevole. Inoltre, esercita un’azione emolliente e lenitiva sul sistema digerente e ha un effetto prebiotico che favorisce l’equilibrio della flora intestinale.

L’acido ialuronico, sostanza naturalmente presente nel corpo umano, in particolare nei liquidi dell’occhio e nelle articolazioni, ha invece una funzione lubrificante. Quando assunto per via orale, incrementa l’idratazione della massa fecale, migliorandone la propulsione, grazie alla sua peculiarità di richiamare e trattenere acqua.

Anche alcune erbe sono note per le loro proprietà lassative e possono quindi contribuire alla regolarità intestinale e alla funzione digestiva. Tra di esse spiccano, ad esempio:

Cascara e Senna: i componenti attivi di queste piante derivano dalla corteccia della Cascara e dalle foglie della Senna. I composti antrachinonici che si ottengono sono gli effettivi responsabili dell’effetto benefico a livello intestinale.

Tarassaco: gli estratti ricavati dalla radice di questa pianta stimolano la produzione di bile da parte del fegato,agevolando la funzione digestiva.

Aloe: il succo di Aloe ferox M. contiene composti antrachinonici dotati di proprietà lassative.

Finocchio: pianta erbacea perenne, che agisce inibendo la fermentazione degli zuccheri nell’intestino e contribuisce a limitare la flatulenza.

Liquirizia: pianta perenne della famiglia delle leguminose, usata storicamente per aiutare la digestione.

Malva: pianta i cui fiori e foglie sono ricche di mucillagini dall’azione emolliente e lenitiva nei confronti del sistema digerente.

Genziana: erba la cui radice viene spesso utilizzata per favorire la funzione digestiva e l’eliminazione dei gas intestinali.

GONFIORE ADDOMINALE

Il gonfiore addominale è una sensazione di tensione a livello dell’addome, causata dall’eccessivo accumulo di gas nello stomaco e/o nell’intestino. L’aria che si localizza nell’intestino può essere ingerita con il cibo oppure prodotta dai batteri della flora intestinale. Questo tipo di gonfiore può verificarsi in presenza di altri sintomi gastrointestinali, ad esempio il reflusso gastroesofageo.

Il carbone vegetale, noto per le sue proprietà benefiche nel combattere questo genere di sintomatologie, viene tradizionalmente utilizzato per contrastare alcuni problemi dell’apparato gastrointestinale quali: aerofagia, meteorismo, coliti, gonfiore addominale e intossicazioni da farmaci o altre sostanze.

In caso di particolare sofferenza dovuta a una importante presenza di gas intestinali, si consiglia di consultare un medico così da concordare una terapia adeguata al proprio disturbo.

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