SISTEMA IMMUNITARIO, LA NOSTRA BARRIERA

È l’insieme di organi (come midollo osseo, timo e linfonodi), cellule, enzimi e sostanze che ci difendono da “agenti esterni” pericolosi (o che sembrano tali): batteri, virus, parassiti o funghi, ma anche cellule anomale, come quelle tumorali, e organi o tessuti trapiantati

Perché funzioni, il sistema immunitario deve capire ciò che appartiene al proprio organismo e ciò che non gli appartiene, e questo viene appreso nei primi anni di vita, basandosi sul riconoscimento delle molecole delle proprie cellule e di ciò che è esterno al corpo (che viene chiamato antigene). Alla nascita questa capacità di riconoscimento è approssimativa e matura lentamente nei primi anni di vita. Per questo l’allattamento è importante nei primissimi mesi di vita: il latte materno veicola molte “armi” immunologiche della madre, che proteggono il piccolo e lo aiutano a sviluppare correttamente le sue difese. Se il riconoscimento non funziona bene -per un problema genetico di base o a causa di “anomalie” in questo iniziale “addestramento” del sistema immunitario- ecco che insorgono le malattie autoimmuni o le allergie.

COME FUNZIONA?

Per eliminare il “nemico” l’organismo conta su diverse armi, in primo luogo alcuni tipi di cellule, i globuli bianchi, alcuni dei quali (i granulociti e i monociti) attaccano e fagocitano qualsiasi agente esterno, e altri (i linfociti) che agiscono contro antigeni ben specifici. Ma ci sono anche alcune speciali proteine di supporto che attaccano e dissolvono l’antigene e altre che favoriscono la comunicazione tra i vari elementi del sistema immunitario.
Di fronte a un nemico, entra subito in azione una reazione di base generica, detta risposta innata, la quale, oltre a difenderci, innesca una difesa molto più specifica ed efficace, diretta soltanto contro quel preciso antigene (la risposta adattativa), che si basa sulla produzione dei linfociti. Alcuni di questi linfociti prodotti possono restare in circolo anche molti anni, pronti a riattivare rapidamente la risposta adattativa, offrendo così una protezione di lunga durata contro quell’aggressore. È questo il principio su cui si basano le vaccinazioni: espongono l’organismo a un nemico (virus, batterio) inattivato o molto indebolito, o anche a una sua piccola parte, perché il sistema immunitario possa riconoscerlo e così sviluppare una protezione.
Come possiamo mantenere efficiente questo sistema? In primo luogo evitando di danneggiarlo con il fumo e l’eccesso di alcol: entrambi rendono meno reattivi i globuli bianchi e inibiscono la comunicazione tra i vari elementi del sistema immunitario. Anche dormire ogni notte un numero adeguato di ore è importante: è durante il sonno che il sistema immunitario svolge le operazioni di manutenzione necessarie al suo buon funzionamento. Ma altrettanto importante è la dieta sana, in cui non manchino verdure e f rutta, ricche di vitamine e sali minerali, tutti elementi necessari per sintetizzare le proteine e gli enzimi indispensabili alla produzione delle nostre “armi” immunitarie. Infine, anche tenersi in forma con un’adeguata attività fisica aiuta a conservare un buon sistema immunitario, e così pure evitare carichi eccessivi di stress, che tendono a rallentare la risposta agli stimoli nocivi esterni.

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